“E’ arrivata la Primavera! Aiuto! La neve si è sciolta, il corpo del reato verrà alla luce e… noi verremmo punite!!!” God save us.
Ad ogni primavera mi viene in mente questo episodio.
1991. Monaco di Baviera. Schloss Buchhof. Scuola.
L’inverno in Germania era molto lungo. Il nostro trasferimento era stato disposto proprio nel mese di gennaio. E così, passammo dai 30° di Singapore ai – 5° di Monaco di Baviera (!).
In pratica, parlare di escursione termica era un eufemismo…
Comunque, anche se era “freezing cold”, io e le mie amiche americane non demordemmo. Per merenda si doveva uscire, a tutti i costi.
Ci imbacuccammo di giacconi, sciarpe, berrette e stivaloni. Ma niente guanti. Perchè? Perchè dovevamo mangiarci la nostra porzione quotidiana di NUTELLA!
O meglio, di HANUTA. In Germania si chiamava così, non so se fosse quella originale della Ferrero, ma la confezione era uguale ed anche il sapore! Sì, avete presente la confezione piccola in plastica dotata di cucchiaino?
Ci imbacuccammo di giacconi, sciarpe, berrette e stivaloni. Ma niente guanti. Perchè? Perchè dovevamo mangiarci la nostra porzione quotidiana di NUTELLA!
O meglio, di HANUTA. In Germania si chiamava così, non so se fosse quella originale della Ferrero, ma la confezione era uguale ed anche il sapore! Sì, avete presente la confezione piccola in plastica dotata di cucchiaino?
Però, noi la mangiavamo senza cucchiaino: con l’indice. Rendeva di più.
La scuola era ambientata nella proprietà di un vecchio castello, circondato da enormi distese di prato che, di inverno, si ricoprivano di neve. Sembravano distese di nuvole.
In gruppi di 3/4, ci recammo fino all’estremità della proprietà, attraversando la coltre di quasi 1/2 metro di neve, saltellendo e scherzando. Era un momento di massima goduria: la nutella con le mani, i pettegolezzi sulle compagne ed i salti impossibili di grand jetés sulla neve alta, anzi altissima.
Ci piaceva il brivido di essere “naughty” ed eravamo molto naughty perchè non ci bastavano la nutella e le malignità, dovevamo fare qualcosa di più concreto. E così, una volta che la nutella era stata rastrellata fino in fondo, decidemmo di buttare le confezioni vuote a terra. Le seppellimmo sotto la neve.
Lo facemmo tutti i giorni. E per tutto l’inverno.
Un giorno, a marzo, guardammo fuori dalla finestra e ci rendemmo conto che il caldo del week end aveva sciolto tutta la neve dei prati.
“Aiutooooo! La neve si è sciolta!! Ora verrà alla luce il nostro cimitero di nutella!
Si chiederanno tutti: chi ha mangiato la nutella per tutto l’inverno?
…Meglio non farci beccare, altrimenti, niente più spettacoli di fine anno per noi.“
E così, da quel giorno decidemmo di fare merenda sempre in classe.
E per tutta la primavera non uscimmo mai.. Nemmeno quando c’era sole e faceva caldo. Nemmeno quando i prati, divenuti verdi, accoglievano le corse, i salti, le partite di soccer, di softball e le prove di gran jeté delle ragazze (quelle brave).
Noi, ragazze naughty, non uscimmo più per non correre il rischio di essere beccate.
Avevamo la coscienza un pò sporca (e non solo di nutella)…
Noi, ragazze naughty, non uscimmo più per non correre il rischio di essere beccate.
Avevamo la coscienza un pò sporca (e non solo di nutella)…
La Mia Scuola. Schloss Buchhof |
Volete sapere se il processo si è mai celebrato e come sia andato a finire?
Bhè, vi dico solo che il nostro gruppetto, sì le ragazze “naughty”, riuscì comunque ad avere un ruolo primario nello spettacolo di danza…
Oggi, nel mio lavoro, questo caso sarebbe stato archiviato nel c.d. Registro Notizia di Reato di Persone Ignote ma, anche nella peggior delle ipotesi, saremmo state, anche noi, … prosciolte per prescrizione del fatto!
😉
ma pensa.. che vita straordinaria.. un pò come te d’altronde! ti mando un abbraccio fortissimo!
niente di straordinario.. solo tante monellerie 😉
Complimenti per il tuo Blog, è davvero piacevole.
Capito per caso su questo post e mi sorprendo perchè Monaco è una città che amo molto e dove torno sempre con piacere. Fai un salto da me se ti va, forse trovi anche tu qualcosa di interessante. Ciao, MissKaiseki.
Ciao Kaisei, ho visto che abbiamo questa bella esperienza in comune. Anch’io ti seguirò e come!
Che avventure! Salutoni e buon pomeriggio.
No dai, solo un “dolce-amaro” ricordo della mia primavera (di vita)
Alla fine si è trattato soltanto di un innocuo gesto goliardico, che non può paragonarsi nemmeno lontanamente a certe carognate che commettono taluni giovinastri d’oggi.
P.S.
Grazie per la gentile visita all’Angolo del sorriso.
Hai ragione.. i “giovinastri” di oggi se la cavano sempre!
Nutella d’inverno e barattoli in primavera!E nonostante tutto l’avete passata liscia…
Che bel racconto e bella la tua scuola!
Baci
Ciao Betty, grazie per essere passata:)
Questa storia mi piace tantissimo… e poi mi rende così felice che anche tu sia amante della Nutella!
Abbiamo molto in comune, dunque… BENE!!!
A presto
Diana
La Nutella è sempre la Nutella.
ahahaha!!!Il “reato al gusto di nutella” credo si possa perdonare 🙂
Certo che quella scuola era meravigliosa…ce ne fossero in Italia di così belle!!!
Reato di mancato smaltimento della nutella!
Sì, era una scuola bellissima. Ma forse perchè era privata (faceva parte del sistema delle Scuole Internazionali che sono presente in tutto il mondo) ed aveva una filosofia tutta sua. Mi ha forgiata tantissimo e ringrazio sempre i miei genitori per avermi dato questa istruzione.
Che bel racconto!!!
..ma sei una scrittrice? Provo un interesse tale nel leggerti!!!
Scrivi ancora sarà un piacere immedesimarsi nelle avventure e ritrovarsi anche un pò, se ne respira quasi l’aria.
Il tulipano è stupendo..il mio fiore preferito!
Un abbraccio amica mia e buona giornata!
Fullina, tu sei sempre troppo dolce:*) Come la Nutella!
Non sono una scrittrice ahimè… però scrivo molti atti giudiziari durante il giorno (e ti dirò, le vinco anche le mie cause!!)
Il Tulipano è anche uno dei miei fiori preferiti. Fotografarlo è stato un brivido e poi.. sto testando il mio nuovo obiettino canon :-))
Tu cosa hai che bolle in pentola prossimamente?
Un abbraccio
Vaty ma chi ha ripulito il prato??? A me la nutella mangiata col dito non piace, perché me lo sporca 😉 Ma un cucchiaino di nutella dopo pranzo o dopo cena non me lo toglie nessuno (è come se fosse un cioccolatino, spiego quando qualcuno protesta nel vedermi con in mano un cucchiaio e il barattolo grande). Buona giornata di sole 🙂
Boh??!? Nessuno si è mai lamentato!
Forse hanno pensato bene di seminarle… nella speranza che crescessero alberi di nutella, chissà 😉
Carissima….prima di tutto quel fiore.io ti ringrazio perche’ e’ di una bellezza spropositata quasi finta e invece sai che esiste dal vero ed e’ bellissimo.Secondo:ma che vita hai avuto? forse agli occhi di una come me che ha preso il primo aereo a 20 annitutto questo mi sembra straordinario,mi sembra un romanzo ma credo di sapere che ogni trasfermento sia velato di tristi addii e di amicizie dimenticate in qualche parte del mondo…..ma comunque ascoltarti anzi leggerti e’ favoloso….
Sì, tulipano meraviglioso, lo so, anch’io me ne sono innamorata.
E’ vero quel che dici, tanti viaggi, tante partenze, tanti addì. Però sai che tramite facebook ti ho ritrovati quasi tutti: e rivedersi dopo 20 anni è stata una emozione indescrivibile…
Molto divertente, le piccole marachelle di gioventù, e chi non ne ha fatto? Ciao un bacione Angelo.
già già 😉
Molto divertente, le piccole marachelle di gioventù, e chi non ne ha fatto? Ciao un bacione Angelo.
Molto divertente questo racconto… ma mi ha fatto venire voglia di nutella.
Confesso, anche a me piace mangiarla con il dito e per non cadere in tentazione… non la compro più. Baci!
Sono felice che ti metto allegria! Ti mando un BACIONE Loretta:)
Una storia adorabile, che ho visto leggendola, come un film sotto i miei occhi. E le vaschette di Nutello non so perché, ma mi hanno fatto tanto ridere perché per qualche anno della mia giovane vita, intorno ai 18/20 anni, ho lavorato ogni estate nelle colonie estive sul mare, come animatrice. Ma come in tutte le colonie che si rispettino, si mangiava solo in orari predefiniti ed in quantità misurate, e noi che eravamo giovani e sportive, avevamo fame sempre, in qualsiasi momento e finiva che la notte, mentre nelle camerate regnava il silenzio, un piccolo plotone di temerarie scendeva nelle cucine blindatissime, forzava la dispensa e rapinava a man bassa vaschette di Nutella che venivano poi consumate in spiaggia sotto il biancore della luna. Pringioniere ma felici…e sempre affamate. Grazie per avermi fatto riaffiorare questo ricordo perduto. Anni meravigliosi. Ti abbraccio forte (al suono dell’Ave Maria di Gounod). Pat
Wow, la nutella sotto la luna, chissà che momento magico!
Grazie a Te Patty per avermi raccontato il tuo ricordo sulla nutellina 🙂
Mizze che vandale!!!!!!!!!!! però la nutellaaaaaaaaaaaaa!le uniche volte che la mangio è quando sono in vacanza e in questo modo aquista tutto un altro sapore!
Hai ragione!! Però io un barattolino lo tengo sempre nella dispensa.
E’ per i momenti difficili;-)
che bella storia , però come resistere alla nutella ,ciao
Grazie cara.
Oh mamma mia mia sarebbe davvero piaciuto vedervi mentre assistevale al disgelo :-)))))))) Faccie da incubo!!!!! Che bello ricordare con un pò di malinconia queste cose… Un bacione!
Sì, Ely, eravamo spaventatissime di essere beccate! bei ricordi, quasi “innocenti” se non fosse per il danno all’ambiente 😉
Ciao Vaty … ho scoperto il tuo blog e la tua storia solo ora … in tutta onestà non ho terminato di leggere, ma prometto di continuare … è tutto meraviglioso. I miei complimenti… ti seguo 🙂 Ciao Carolina
Ciao Carolina, anch’io ho avuto il piacere di farti visita. E verrò spesso dalle tue parti!
Non ho capito se la vostra punizione è stata dettata dalle autorità o ve la siete auto imposta a livello di giuria popolare! 😀
Ce lo siamo imposte come giudici morali di noi stesse! E sinceramente perchè volevamo tanto avere una bella parte del saggio di danza di fine anno!
Toc toc.. E’ permesso ? Posso entrare? Ciao sono Gilda , sono passata per conoscerti e ringraziarti di essere diventata una sostenitrice di Sweet sweet home. Ho letto il tuo racconto e l’ho trovato stupendo. Hai risvegliato in me tanti ricordi dell’infanzia. Anche io da bambina ho abitato in Germania a Stuttgart e di conseguenza ho vi ho frequentato la scuola.Il ricordo più bello? il primo giorno di scuola, quando la mamma, prima di accompagnarmi a scuola mi consegnò il famoso mega cono pieno di dolciumi ^__^ !!!! Nella mia scuola non c’era il corso di danza classica, ma nel pomeriggio noi ragazze potevamo fare nuoto, palla a volo, tennis e ginnastica artistica. Nulla a che vedere purtroppo con le scuole italiane. Bene ora che ho scoperto il tuo blog non ti mollo più. Mi sono Gia iscritta come follower!!!!!! Ciao a presto Gilda
Ciao Gilda, grazie a Te per la visita! E’ vero il sistema tedesco ti offriva tantissimo! Anche noi potevamo fare ginnastica artistica! Ancora oggi faccio la spaccata:))) Anch’io ti seguirò con costanza, adoro la tua sweet sweet home e fotografie cosi cozy:-)
mi hai letteralmemnte commosso.. qui c’è tutto . semplicità, capicità di vivere e descivere il momento presente… stupendo quando hai descritto con disarmente semplicità il momento in cui il dito indice si tuffa nella nutella !
:))
un bacione!
Alessandro, per me è solo un onore sentirmi dire queste parole da te. TU SEI UN VERO SCRITTORE, ai miei occhi. Ti abbraccio forte e sto pensando di prendere i tuoi libri, sai!
Beh, dalla foto il prato sembra non aver subito danni. Magari però ci sarà stata una piccola contaminazione della falda acquifera.. ed ecco spiegato lo strano fenomeno dell’acqua dal retrogusto al cioccolato.
Intere generazioni di studenti vi saranno grati.
A presto, baci!
ahahaha 😀 Mi piace questo epilogo;-)
Grazie per la visita, anch’io sono passata ora da te! Carinissima!
Vaty
Che modo simpatico di cominciare la giornata leggendo il tuo racconto ^_^ Ti confesso che non sono mai stata una fan della nutella, ho sempre preferito la tavoletta di cioccolato, però concordo su una cosa: l’indice! Se non ti lecchi le dita godi solo a metà…come cita una famosa pubblicità :))
la foto del tulipano è meravigliosa, non riesco a staccare gli occhi e lo dico davvero. Un bacione bella, buon fine settimana
Grazie Federica, un abbraccio e buon fine settimana anche a te 🙂
Cara Vaty, ripasso un solo istante per invitarti a trovare una cara amica che in questo periodo si trova in Thailandia e ci starà per 3 mesi. Credo che i suoi racconti ti faranno piacere e magari potrete condividere delle dritte per il suo viaggio. Ti abbraccio e buon week end. Pat
http://qc-ne.blogspot.it/
Patty, ti ringrazio tanto! Sono andata subito a trovarla e ora mi godrò ogni sua spettacolare immagine.. mi sto già commuovendo :’-)
Grazie di cuore per avermelo detto!
Un thriller alla Hitchcock.
A quando il finale?
Bello questo aneddoto.
Buon week end.
A presto.
Che momenti allegri e spensierati (almeno fino al disgelo) ci hai raccontato! E che meraviglia deve essere stato essere a scuola in un castello, nonostante la severità dell’insegnamento.
Splendida la fotografia all’inizio del post, con i suoi vivacissimi colori!
Dopo un inverno freddo e pieno di neve, godiamocii colori e i profumi della primavera! buona domenica…ciao
Omgosh, such a cool post, thank you for sharing it. Great pictures! I found your blog from a comment you left on another blog and really love it, would you like to follow each other? I am doing a giveaway on my blog at the moment to win a pair of Dior sunglasses, I would love for you to take part in that.
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Aimee
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