La nostra Thailandia

Eccomi rientrata dalla mia amata Terra! Ho in mente così tanti post e tanti consigli ma, come sempre, viste le 1200 foto da scaricare e editare e la confusione in testa, non so da dove iniziare!

Inizio allora col dirvi che quest’anno non abbiamo fatto alcun itinerario particolare, ci siamo goduti la Thailandia, la mia famiglia thai e il mare più bello del Golfo del Siam. Ci siamo goduto il tempo per noi stessi, senza sveglie, senza tour, senza impegni: una Thailandia slow, all’insegna degli hotel e delle chicche più sfiziose. Ve ne parlerò presto, intanto vi lascio con queste prime foto della nostra Thailandia.

(Il tempio di Wat Sothon Wararam di Chachoensao, la città natale della mia famiglia Thai, prima che si trasferissero a Bangkok e considerato tra i più sacri del paese)

(Il tempio di Wat Devaraj Kunchorn Voraviharn di Bangkok che contiene anche il Museo dei patriarchi di Bangkok)

(L’alba a Koh Samui)

(Sofia che è diventata una signorina)

(la meravigliosa Crystal Bay di Koh Samui)

Quella luce, rosea e celeste, quei momenti, di relax e spensieratezza, quegli scatti, tra risate e finte pose fungeranno da ricarica e benzina per i mesi che verranno.

Buon primo settembre a tutti <3

 

4 Comments

  • Patrizia Bindi ha detto:

    Aspettiamo tutto il resto ,con curiosità e impazienza

  • Bellissimi posti che sogno di visitare da sempre, e grazie alle tue foto questo amore cresce sempre di più. Bellissima tu e bellissima la tua meravigliosa famiglia! Non vedo l’ora di vederne altre… un bacione LA

  • Ileana ha detto:

    Sembra banale da dire ma è come essere catapultati dentro un sogno. È così bella e ricca di emozione la tua terra che sembra quasi irreale.
    Non so spiegare bene bene.
    Buon settembre Vaty?

  • Tatiana ha detto:

    Vaty cara, ieri mio marito mi ha regalato il tuo libro e la parte biografica me la sono divorata tutta, prima di andare a dormire me l’ero letta sino alla fine… ecco, te lo volevo dire perché su quelle pagine ci ho pianto, perché ho avuto tanta stima per te, perché un po’ mi sono ritrovata con le trenta (sì, anche le mie erano trenta) pagine da imparare in fretta nelle pause di lavoro, tra letture veloci e mille appunti a margine, quelli che poi ripetevo la notte mentre mio figlio dormiva. Ho capito la fatica perché ci sono passata, ti ho ammirata perché hai raggiunto il titolo che a me è precluso causa “incompatibilità con la professione che svolgo” e ad ogni passo che leggevo, ad ogni tappa che descrivevi, ti applaudivo idealmente; ho capito le frustrazioni provate e ho ammirato la tua capacità di perdonare e di amare nonostante tutto, ti ho apprezzata come e anche più di prima. Insomma, tutto qua, ma te lo volevo dire forse proprio perché sono stata tanto presa in giro e so che brucia, brucia tanto… sono stata ostacolata nello studio eppure ho sempre saputo che quella era la strada per potermi affrancare da tutto, perché studiare ed aprire la mente significa essere liberi. E te lo dico da ex prima della classe: sei bellissima, lo sai?
    Un abbraccio (ma proprio forte)!

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