Le Parole che non ti ho detto…

(English version below)



Perché ho intitotalo questo Blog: “A Thai Pianist”?

Forse, perchè a 30 anni, ho ammesso a me stessa che il mio vero Padre era un Pianista?
Forse, perchè da piccola ho sempre sognato di suonare il Piano?
Forse, perchè quando vedo un pianoforte mi viene sempre voglia di premere i tasti?

Non lo so.
So solo che quando sento il suono del Pianoforte ne rimango incantata, quasi ipnotizzata, proprio come il canto delle sirene ammaliava e stordiva il temerario Ulisse.

Da piccola, mi vergognavo di me stessa, delle mie passioni, delle mie origini.

Oggi, che sono “grande”, ho deciso di non vergognarmi più.
Oggi, che sono “grande”, ho dichiarato a me stessa che sono Figlia di Un Pianista.
Oggi, che sono “grande”, ho deciso di non negare più l’esistenza di questa Persona.

Anzi, mi piace credere che ci sia ancora, in qualche parte del mondo.
Mi piace credere che, ovunque lui sia, sia ancora lì, a suonare quel vecchio Pianoforte.
E chissà, forse un giorno, lo ritroverò, seguendo le note del suo dolce suonar…
oppure sarà lui a trovare me, richiamato dal titolo di questo blog…



Why such a title: “A Thai Pianist”?


Maybe because now that I am 30, I’ve admit to my self that my real Father was a Pianist.
Maybe because, when I was little, I always wished to play the Piano.
Maybe because, every time I see a Piano, I always have this great desire 
to press the keys. 

I really do not know the reason why.
All I know is that when I hear the sound of a Piano, I am just speechless, as if hypnotized, just like the enchanting singings of the mermaids used to spellbound 
the brave Ulysse.

When I was a teenager, I used to be ashamed of myself, of my passions, of my origins.

Today, that I am a grown up, I don’t want to feel ashamed anymore.
Today,  that I am a grown up, I actually admit to myself that I am daughter of a Pianist.
Today,  that I am a grown up, I will no longer deny the existance of this Person.

Indeed, I like to make believe that he still is alive, somewhere out there in the World.
I like to make believe that, wherever he may be, he might be there, 
playing that good-old Piano.

Who knows, maybe one day, I may refind him, following the sweet notes 
of his playing…
Or maybe it could be He who finds me, recalled by the title of this blog…






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