C’è stata la paura, quella di morire,
e c’è stato il covid, entrato anche in casa nostra, e il terrore che potesse tornare nelle varianti più strampalate.
Infine c’è la beffa che saluto l’anno, immobilizzata tra letto e divano, a causa di una brutta caduta dalle scale (mai successo in 15 anni in questa casa).
Caro 2020, vuoi farti proprio odiare eh, ma non da me!
Sai che ci vuole molto di più per tirarmi giù,
io ho sempre il jolly di vedere ciò che di bello mi viene regalato ogni giorno.
Le scuole erano chiuse e tu mi hai dato l’occasione di vivere i miei figli giorno per giorno, minuto per minuto, scacciando quei sensi di colpa che mi hanno perseguitata per anni.
È uscito il mio nuovo libro, proprio nei mesi più difficili e non potendolo presentare, ho avuto modo di pensare e progettare nuove iniziative.
E così, il mio libro è andato in ristampa (in ristampa!), ho creato format che hanno coinvolto i miei lettori e ho stretto legami e amicizie in tutta Italia.
Ho preso di petto questo 2020, crudele e ingiusto, e l’ho stretto forte forte a me, e così ho assorbito la sua energia e l’ho trasformata in nuova linfa, in nuove prospettive e in nuova vita e speranza.
Questo è l’augurio che faccio a tutti voi: possiate prendere di petto ciò che vi ha fatto soffrire, incanalare quelle energie e convertirle in qualcosa di nuovo, inaspettato e terribilmente meraviglioso.
Che il 2021 sia pieno di #solocosebelle